Il fil rouge che accompagna il lettore ne Il mistero delle II torri è il libro nel libro, mentre il titolo, ispirato al genere fantastico e surreale, rimanda alle tinte “noir” del “fantastico nero” di Edgar Allan Poe. Ma con una differenza, chi investiga non lo fa per professione: è una ghost writer. Come in un puzzle, la narrazione si scompone e ricompone in un continuo avvicendarsi di domande senza risposte definitive. C’è sempre un libro, però, che può interpretare i “geroglifici” di questa storia e ne diventa parte essenziale. Dal “paesello” di poche anime le indagini si estendono fino ad arrivare in un luogo del regno di Francia e a Manhattan dove il mistero s’infittisce sempre di più attorno alle due torri, metafora di un’apocalisse biblica della contemporaneità.
Anno pubblicazione 2013