I saggi raccolti in questo volume hanno come unico denominatore il racconto di come le montagne siano entrate nella storia e nell’agenda della cultura europea. Come e perché le ideologie politiche e religiose le hanno usate, normalmente senza chiederne il permesso agli abitanti. Come i conflitti politici e militari ne abbiano sconvolto l’uso e l’immagine e come, infine, come le montagne non siano più “al di sopra del mondo”. Con questo lavoro l’autore descrive un nuovo punto di vista per l’interpretazione pubblica della montagna che, separata dalla visione romantica, frutto della cultura europea ottocentesca, diventa “palestra” di confrontro tra le diverse visioni culturali e politiche che si affermano nel vecchio continente per tutto il Novecento.
Anno pubblicazione 2011