“Gino Olivetti è uno di quei personaggi che non emergono fra i protagonisti della storia; e che però è indispensabile conoscere – e capire – per afferrare appieno il senso profondo di un’epoca”.
L’analisi di Giordano Bruno Guerri sintetizza in modo perfetto le motivazioni delle due autrici nel dare nuova luce alla figura di Jacob Gino Olivetti. Ma il volume è paradigmatico per almeno altri tre aspetti che, in stretto rapporto fra loro, costringono il protagonista in uno spazio sempre più angusto fino all’esilio in Argentina e all’oblio dalla storia del nostro Paese: la sua appartenenza religiosa in rapporto al ruolo degli ebrei nell’affermazione e sostegno al regime fascista, almeno fino alla promulgazione delle leggi razziali; l’intolleranza del regime per chi come Olivetti ha dimostrato autonomia di pensiero come nel caso del Memoriale Matteotti e la cattiva coscienza della classe imprenditoriale italiana che grazie alla collaborazione, poi ripudiata, di personaggi come Olivetti appoggiò e utilizzò il regime per i propri scopi, nella speranza di potersene affrancare al momento opportuno. Pertanto con questo lavoro si affronta, restituendo a Gino Olivetti il suo ruolo nel complesso mosaico della storia italiana del Novecento, il delicato tema dei rapporti tra la borghesia industriale che ha sostenuto la nascita della dittatura e il Fascismo stesso, riaprendo la discussione sui meccanismi politici e di potere extrapolitico che hanno traghettato l’Italia dal liberalismo illuminato, al Fascismo, fino alla democrazia repubblicana. Un profilo umano tracciato a tutto tondo che ci permette di conoscere appieno la genialità e la ricchezza umana di un personaggio chiave della storia dell’economia italiana e delle sue istituzioni che lo hanno colpevolmente rimosso e ancora oggi faticano a ricordare.
Il volume, ideato e promosso da Luigi Olivetti che ha recuperato l’archivio e collaborato nella ricerca delle fonti biografiche e documentarie, è completato da un’introduzione di Giordano Bruno Guerri, dagli interventi di Mario Jona e Marco Moneta.
Anno di pubblicazione 2014, immagini in b/n, 356 pagine.